28/02/2024

Gli ascolti di...gennaio 2024

Bentornati caprini e capretti in questo primo riassuntone dei dischi più interessanti, almeno per me, usciti nel mese di gennaio. Sì, lo so che ci ho messo più tempo del solito, ma mi piace prendermela comoda: live slow, play slow è il motto del Doom Metal no? Vabè, minchiate a parte inziamo…ma prima vi svelo una novità: ho deciso di abbandonare il sistema dei voti e semplicemente segnerò i dischi che più mi sono piaciuti con questa emoji: 🐐. Ho preso ispirazione dai peperoncini di To The Teeth, newsletter che vi consiglio sempre di leggere.
 

Abigor — Taphonomia Aeternitatis — Ges​ä​nge im Leichenlicht der Welt (🐐)

Genere: Black Metal

Copertina a cura di...non si sa
 
Sì, lo so che tecnicamente questo disco è uscito a fine dicembre, ma in digitale è uscito il 18 gennaio, quindi sticazzi: posto mio, regole mie. In ogni caso, Taphonomia Aeternitatis — Gesänge im Leichenlicht der Welt è il nuovo disco di quei geni degli Abigor, uscito 3 anni dopo quel capolavoro di Totschläger (A Saintslayer’s Songbook). Ed è un disco che suona tremendamente come solo un disco degli Abigor può suonare: unico e completamente diverso da tutto il resto del Black Metal. Basta sentire l’iniziale Halt the Wheel of Timeless Change, ma anche la seguente Soldaten Satans per capire di cosa parlo. È un disco avant-garde senza esserlo, ma è anche un disco tremendamente classico senza esserlo. Insomma, ascoltatelo che è una bomba.

Departure Chandelier — Satan Soldier of Fortune

Genere: Black Metal

La copertina è il quadro “Napoleone I sul trono imperiale” di Jean-Auguste-Dominique Ingres (1780–1867)
 
Secondo e attesissimo disco dei Departure Chandelier, che nel 2019 scossero il mondo con il loro Raw Black Metal a tema napoleonico. E sempre del condottiero corso si parla in Satan Soldier of Fortune, uscito per la solita Nuclear War Now!, ma che rispetto ad Antichrist Rise to Power gode di una produzione più pulita…cosa che onestamente non mi fa totalmente impazzire, ad esser sincero: preferisco molto di più i suoni grezzissimi del predecessore. E gli manca pure il pezzone come poteva essere A Sacrifice to the Corsica Antichrist, per quanto Accipitridae (che io chiamo Accipigna) ci vada molto vicino. Buon disco, ma pensavo meglio.



Hauntologist — Hollow

Genere: Atmospheric Black Metal/Post-Rock

Copertina a cura di Petr Beranék
Debutto per questo nuovo progetto polacco formato da The Fall alla voce e strumenti e Darkside degli Mgła alla batteria, e il suo ispiratissimo e riconoscibilissimo drumming si sente eccome! Immaginate questo Hollow e gli Hauntologist come gli Mgła con alcune influenze dark un po’ post-punk un po’ post-rock, come per esempio su Golem. Un lavoro davvero interessante e che merita un ascolto approfondito!




Inquisition — Veneration of Medieval Mysticism and Cosmological Violence

Genere: Black Metal

Copertina a cura di Above Chaos
 
Nascondete i bambini, sono tornati gli Inquisition! Ok, dopo sta battuta orribile, torniamo seri: a quattro anni dal precedente Black Mass for a Mass Grave, disco che non mi ha detto molto se non per la copertina onestamente ridicola con la morte che caga stelle filanti (seriamente che roba è!?), ho approcciato Veneration vattelappesca con una moderata curiosità. Innanzitutto, messe da parte le fantasie scatologiche del precedente, mi fa piacere vedere una bella copertina…e per fortuna anche la musica non è da meno, e meno male, visto che gli ultimi due per me sono un po’ delle sbandate. Obscure Verses for the Multiverse resta inarrivabile, ma questo è su quei binari lì, soprattutto in pezzi come Memories Within an Empty Castle in Ruins. Bentornati!
 

Iron Firmament — Iron Firmament (🐐)

Genere: Raw Black Metal

Copertina a cura di...non si sa

Dopo due EP, arriva il primo full degli Iron Firmament, giovanissima one man band californiana dedita ad un Raw Black Metal con inserti acustici. E se questa è la sua prima fatica non vedo l’ora di sentirne il resto: il trio dei pezzi “lunghi” composto da Floating Isles, Void Sigils e Sailing Cold Eternity è veramente di altissima qualità, davvero questo self titled meriterebbe l’ascolto solo per questi tre pezzi. Non che il resto sia di qualità inferiore, anzi…una gran bella sorpresa e forse il primo grande disco di questo 2024.
 

 

Knoll — As Spoken (🐐)

Genere: Grindcore/Death Metal/Noise

Copertina a cura di...non si sa
 
Onestamente non avevo mai sentito il nome dei Knoll fino a quando non me li hanno passati dicendomi “immagina i Portal che fanno all’ammore con i Full of Hell”. Ok, metto la title track di questo As Spoken, primo singolo dell’album, e la mia reazione è la stessa del maestro Muten di Dragon Ball quando innavvertitamente vede le minne di Bulma: epistassi. Questo disco è esattamente il punto d’unione tra la violenza Grindcore dei FoH e i pattern di chitarra intricati (ma non intricatissimi, Igniis Fatuus resta inarrivabile) dei Portal. Sarà che è esattamente la “mia” merda, ma è un disco che ho adorato. Assolutamente consigliato per tutti i fan del terrorismo sonoro.
 

Kult Mogił — Fenêtres de l’enfer

Genere: Death Metal

Copertina a cura di...non si sa (ma è molto bella)
 
Nuovo EP per i Kult Mogił, gruppo polacco dedito ad un Death Metal molto moderno che ricorda gli svizzeri Bølzer. Fra l’altro non ricordo dove li avevo beccati…vabè, comunque Fenêtres de l’enfer dura poco più di 20 minuti, ma avercene di EP così di qualità. Non c’è un pezzo uno fuori posto: quattro + outro davvero belli e interessanti!
 

 

Resin Tomb — Cerebral Purgatory

Genere: Death Metal/Grindcore

Copertina a cura di Mitchell Nolte
 
Primo full dopo due EP usciti negli ultimi 4 anni per questi cinque ragazzotti australiani dediti ad un Death particolarmente grindcoroso e debitore ai Full of Hell su tutti. Rispetto ai FoH però premono molto di più sui riff dissonanti alla Ulcerate col risultato di fare il disco più pesante ed estremo possibile. E ci sono riusciti alla grande: una mezz’oretta scarsa di roba pesantissima, per chi è abituato a certi assalti sonori, ma se questo è il loro biglietto da visita ben venga il futuro.
 

Vemod — The Deepening (🐐)

Genere: Black Metal

Copertina a cura di...non si sa, ma è stupenda
 
Questo è un ritorno che non mi aspettavo: dopo ben 12 anni dal debutto Venter På Stormene saltano fuori i Vemod, direttamente dalla regione del Trøndelag. The Deepening è un gran bel lavoro di Black Metal “malinconico”, impreziosito dall’ottimo lavoro nelle vocals di J.E. Åsli e Kvitrim dei Djevel. È il caso di dire “bentornati”!

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